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Se è vero che al cospetto delle grandi opere d’arte ci si emoziona sempre, allora non ci sono dubbi: lo Zibbo 2015 è senz’altro un’opera d’arte! Cannonau di Sardegna in purezza, prodotto dalla Cantina biologica Marco Canneddu fondata nel 2015, con soli due ettari in provincia di Nuoro, è già un vino da record! Merito del talento di Marco, enologo appassionato che è riuscito in pochissimo tempo a fare esprimere ai massimi livelli la sua terra e il suo Cannonau da viti di 60-80 anni coltivate ad alberello. Una realtà giovane è vero, ma che affonda le sue radici antiche e profonde nella terra perfetta di Mamoiada.

Il nostro viaggio comincia da questa vigna in Sardegna dunque, ma è destinato a portarci molto più lontano! Sì perché un calice di Zibbo non è un semplice calice di vino, ma piuttosto un viaggio tra luci, colori, profumi e sapori intensi ed esotici. Nella sua veste preziosa e lussureggiante color rubino profondissimo, è come una bellissima donna che seduce, ammalia e conquista con occhi del colore dell’oro, sguardo magnetico e un sorriso dolce ed enigmatico. Ti prende per mano e ti porta con sé in un viaggio che comincia in una bottega di spezie orientali, dove i raggi del sole filtrano attraverso gli intarsi di una porta traforata, creando giochi di luci e colori che si intrecciano e danzano come per magia

Zafferano, curry, paprika, pepe rosa, ma anche tanta liquerizia e tabacco da pipa.

Continuate a fare roteare il calice e resterete inebriati dalla ricchezza del bouquet di questo vino straordinario! Indugiate prima di bere e non abbiate fretta, perché continuerete a scoprire nuovi profumi e sentori, troppi anche per riportarveli tutti. Sì perché il viaggio continua, c’è una porta sul retro della bottega. Lasciatevi prendere nuovamente per mano dalla bella signora in rosso. Oltre la porta infatti c’è un giardino incantato traboccante di rose e viole, di rosmarino e piante di mirto.

Al sorso è leggiadro ed elegante, con morbidezza e freschezza in perfetto accordo ed equilibrio. Sedici gradi e non sentirli!  Stupefacente la corrispondenza gusto-olfattiva, anche nel calice un caleidoscopio di sensazioni infinite! Tannini finissimi, setosi ed eleganti e una chiusura infinita di liquirizia purissima. Coerenza, equilibrio e bellezza che regalano davvero un tuffo al cuore!

Per l’abbinamento lascio scatenare la vostra fantasia! La mia bottiglia l’ho portata a pranzo da una carissima Amica sarda che aveva preparato una squisita Fregula con salsicce e zafferano con cui lo Zibbo è andato letteralmente a nozze! Buono anche l’abbinamento con le zucchine al forno ripiene di carne e formaggio, ma qui il vino alla fine ha sovrastato un po’ il piatto. Io lo abbinerei inoltre con lasagna napoletana, carne alla brace e salsicce di fegato, ma anche con una bella selezione di formaggi molto stagionati.

Un ultimo suggerimento che vi raccomando di seguire per godere al massimo del viaggio senza troppe distrazioni: degustatelo da solo, anche come vino da meditazione. Non ve ne pentirete!

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